Elba non è solo un'isola
Elba non è solo un'isola
Stella ed Heinrich hanno sempre amato Amburgo. L’una aveva avuto tantissimi anni fa, da studentessa universitaria, una vera e propria folgorazione: partita per la Germania per essere a Berlino pochi mesi dopo la riunificazione, aveva smaltito la delusione innamorandosi perdutamente della città portuale più importante della Germania. L’altro ne aveva invece amato la vivace eleganza l’anno che aveva pendolato per lavoro da Brema, dove allora risiedeva.
Amburgo, Brema, Berlino. Tre città tedesche accomunate da una cosa importantissima, ovvero l’essere tutte città-regione, Land a tutti gli effetti. E solo loro tre hanno questo privilegio. Brema e Amburgo, come importanti città portuali fanno anche parte della lega anseatica (Hansa), alleanza di tipo commerciale che partendo dal tardo Medioevo ebbe rilevanza fino all’epoca moderna, e ne dà memoria la “H” nella Targa: HH per Amburgo (Hamburg) e HB per Brema (Bremen). Ma di città della lega anseatica ce ne sono tante altre e, alcune che si affacciano sul Mar Baltico, conservano anch’esse questa antica appartenenza nella targa automobilistica: Lubecca (HL), Greifswald (HGW), Rostock (HRO), Stralsund (HST), Wismar (HWI).
Visto che Stella è rimasta attaccata a ventosa alla sua madrelingua, città e territori, come penso si sia già capito, verranno perlopiù indicati in modalità italica. Ma è anche bene ricordare, di contro, quanto Stella rabbrividisca nel leggere “Florenz” o “Venedig”, al posto di Firenze e Venezia, ma questa è un’altra storia.
Di Amburgo Stella aveva conservato il forte senso di fascinazione e poco altro: una fontana in mezzo ad un piccolo lago, il verde meraviglioso dell’orto botanico, l’imponenza della Chilehaus, il grande fiume Elba, che è a tutti gli effetti il porto della città, distante un centinaio di chilometri dal Mare del Nord.
Länder tedeschi: sono indicate con diversi colori le zone di occupazione all'indomani della Seconda Guerra Mondiale:
inglese, francese, americana e sovietica
Tornata dopo ben trentacinque anni ha potuto constatare quanto i ricordi riescano a ricostruirsi e a ricollocarsi nella mente in modo del tutto bizzarro e fuori controllo. Stella, nonostante il suo proverbiale sviluppatissimo senso d’orientamento, ha soprattutto difficoltà a posizionarli nello spazio e avverte un forte senso di spaesamento nel rimetterli al posto giusto.
Qualche anno fa aveva avuto la fortuna di riversare in digitale le vecchie diapositive conservate da un compagno di viaggio. Mentre le archiviava si era ovviamente soffermata a riguardarle e, alla nostalgia, si era aggiunta una chiara considerazione: tutto corrispondeva esattamente ai cristalli di sale che affollavano la sua memoria.
Oggi quei cristalli si sono sgretolati.
La fortuna di confrontare gli stessi luoghi l’ha fatta trasalire, turbare ma ora spera di aver rimesso tutte le pedine al proprio posto.
Perdersi in quegli scatti sfocati e affogati in strani colori di sfondo le ha dato la chiara percezione dell’inarrestabile passare del tempo: come la bella gioventù è diventata grigia maturità, in modo inverso le sgranature di quei frames sono oggi tanti pixels “intelligentemente “ e “artificialmente” perfetti.
Perché non condividere tutto questo?
1. Binnenalster ieri
1. Binnenalster oggi
2. Alter Botanischer Garten ieri: sullo sfondo la Fernsehturm
2. Alter Botanischer Garten oggi: sullo sfondo la Fernsehturm
3. Chilehaus ieri: caratteristica soluzione d'angolo
3. Chilehaus oggi: caratteristica soluzione d'angolo
3. Chilehaus ieri: ingresso principale
3. Chilehaus oggi: ingresso principale
3. Chilehaus ieri: ingresso B
3. Chilehaus oggi: ingresso B
4. Landungsbrücken ieri
4. Landungsbrücken oggi
5. case caratteristiche lungo il Nikolaifleet ieri
5. case caratteristiche lungo il Nikolaifleet oggi