foliage per tutti
foliage per tutti
Vivere in due posti, a volte, può voler dire fare vite completamente diverse.
A Stella ed Heinrich è accaduto proprio questo.
Approdare a Berlino non ha comportato solo uno stile di vita diverso per le opportunità culturali, i molteplici eventi che offre la metropoli.
Ha messo in evidenza ben altro a cui nessuno dei due aveva pensato prima del trasferimento da Bad Mergentheim.
La vita in provincia, che fosse tedesca o italiana, si era svolta in maniera pressoché uguale: tranquilla attività in entrambe le cittadine, piccole passeggiate in ambiente urbano ma poi innumerevoli gite “fuori porta” automuniti.
Eh sì, questa è la triste realtà della vita in posti molto verdi, che sulla carta sono invidiati da molti per la qualità dell’aria, il panorama, la quotidianità che emana ancora genuinità.
Auto per andare a fare la spesa, auto per andare al cinema, auto per andare a mangiar fuori, ma soprattutto auto per andare a fare una passeggiata nel verde.
A Berlino tutto è cambiato.
L’auto rimane perlopiù parcheggiata sotto casa e piedi o trasporto urbano sono gli unici mezzi per spostarsi da un posto all’altro.
La città è molto vasta ma tutto è collegato in modo perfetto con innumerevoli scelte, con la sola differenza che all’Ovest ci sono più linee metropolitane compensate all’Est da fantastici tram.
Durante i fine settimana Stella ed Heinrich si sbizzarriscono e, dopo anni, trovano posti che non hanno ancora battuto.
Nell’ultimo fine settimana si sono dedicati ad un rito che, da quando sono a Berlino, svolgono verso la fine di ottobre, ovvero la passeggiata dedicata al foliage.
Cinque anni fa, se qualcuno avesse chiesto loro il significato di tale parola, sarebbero entrambi caduti dalle nuvole.
Ultimamente hanno invece capito che è un termine molto in voga, visto che sono stati creati addirittura dei treni verso specifiche località per ammirare il cambiamento cromatico che le foglie assumono in autunno.
E tutti sanno come dal verde passino al giallo, al marrone o al rosso.
Ovviamente anche Stella ed Heinrich, tuttavia ogni anno provano la stessa bellissima sensazione nel guardare, ma anche nel calpesatre, quei tappeti continui di foglie secche che coprono gli ampi marciapiedi: foglie perlopiù di tiglio o di quercia che scricchiolano sotto i loro piedi ma che, a volte, quando sono umide, diventano vere e proprie insidie per scivoloni fantozziani.
Hanno ben presto capito la fortuna di essere arrivati in una città perfetta per questo scopo. È così comodo e, soprattutto, tanto piacevole, uscire di casa, camminare lungo quegli splendidi viali alberati di cui i già citati vasti marciapiedi, invidia della maggior parte delle città italiane, sono parte essenziale, e poi immergersi in un susseguirsi di zone che costituiscono “autostrade” verdi in città. Forse il termine può far storcere il naso, ma la configurazione a nastro assomiglia tanto a larghe strade a quattro/sei corsie. E ce ne sono tante in città, non solo nel loro Bezirk (distretto). Segnano la memoria della regimentazione delle acque cittadine: tanti serpentoni che soffiano ossigeno accanto a innumerevoli laghi o canali.
In autunno i parchi berlinesi, in qualsivoglia modo siano nati, assumono colori bellissimi. Ma non è questa la loro peculiarità, perché meraviglie simili, e anche maggiori, si possono incontrare in non si sa quante altre parti del mondo.
La particolarità è nella fruibilità, nell’accesso ai residenti, a chi lo è a metà e a chi è solamente di passaggio.
Non bisogna progettare una gita chissà dove per immergersi in boschi dove puoi incontrare uno scoiattolo, una volpe o un cerbiatto.
Quindi, anche per quest’anno, foliage a volontà per tutti!