freccia su

storie di cucchiai e città

Che l'ispirazione venga da Muthesius o da Ernesto Nathan Rogers non fa molta differenza e non fa molta differenza se l'interpretazione che si è data a questa espressione possa non essere condivisa. Importante è che siano storie che traggano ispirazione da ogni sorta di produzione, sia essa  minima come di scala ben più ampia, che sveli un iter progettuale compiuto, nella forma e nella sostanza, che riveli un "oggetto" in equilibrio tra estetica e funzione, storie che prendano vita attraverso differenti canali, definiti attraverso altrettanto differenti cifre narrative.

Nasce quindi come contenitore di itinerari in cui oggetti, architetture e paesaggi hanno un denominatore comune. La tessitura del filo che li unisce rivela un viaggio di scoperta e meraviglia: spunti, riflessioni, scorci offerti con veloci raccolte fotografiche o ideogrammi, fusione di disegno e testo, con accanto anche mappe in cui il repertorio fotografico si possa svelare aprendo le icone/indicatori posti lungo il percorso segnato.

Si mettono in luce oggetti particolari, emergenze di architettura o design; a volte smembrati e ricomposti in vere e proprie "pozioni", come le ricette che mi faceva leggere mia nonna Angela dal libro "sacro" scritto dal suo prozio Pellegrino. 

Inizialmente gli "ingredienti" possono anche apparire come fossero in bianco e nero e prendere vita un po' alla volta, mentre si legano e assemblano tra loro, come quando il "piatto viene portato in tavola". 

e le ricette narrate di

cosa bolle in pentola.

Tutto nasce dall'osservazione di cose, animali, persone nel quotidiano e dal vagare di posto in posto.

Quindi carpire, raccogliere particolari nell'immediato o attingerli dalla memoria,

dall'enorme bagaglio di esperienze che si sono stratificate dalla mia infanzia di bambina ad oggi.

Un meraviglioso tuffo nel passato che mi fa riapparire vividi, unici e irrinunciabili i ricordi.

Li raccolgo, li ricucio e li riassemblo insieme al vissuto di oggi

 come scene di un lungometraggio

che si animano in una sequenza nuova e, per questo, magica.

Il mio passato che riemerge, che riesco dopo anni a raccontare, sia attraverso le sole parole, che con lampi di scrittura accompagnati da disegni 

ma anche con ricette che rievocano il mio vissuto fatto di tanti cibi diversi, profumi e i più disparati sapori.